A pocket book of managing lower back pain
Autori:Fraser Ferguson
Casa editrice:Churchill Livingstone - Elsevier
Anno::2009
Lingua:Inglese
Recensione
In "A pocket book of managing lower back pain" si affronta la gestione del mal di schiena. Questa è una modalità di trattamento che a volte ci sfugge. Siamo sempre tutti impegnati a mettere le mani addosso al paziente e a volte sottovalutiamo l’importanza del colloquio e della messa in prospettiva del problema nei confronti del paziente. Io per primo sono stato illuminato dalla lettura di un importantissimo capitolo sul Grieve’s Modern Manual Therapy dove si tratta la differenza tra to manage e to treat. Mi era sempre sfuggita.
E’ con questa nuova consapevolezza che mi sono avvicinato a questo testo. Fraser Ferguson è un fisioterapista che lavora a Glasgow e ha da sempre studiato e lavorato a stretto contatto con il Prof. Gordon Waddell. Questo nome, come noto, è strettamente legato all’approccio biopsicosociale, anzi lui ne è stato il codificatore col il suo testo più importante; The back pain revolution.
Questo testo inizia con una semplice e chiara esposizione del modello biopsicosociale visto dal punto di vista del fisioterapista, si prosegue quindi con le red e yellow flags.
Qui ho trovato una delle migliori esposizioni del concetto di yellow flags, semplice e diretta ai punti importanti, very british!
Si transita per l’esposizione dei concetti di valutazione soggettiva ed oggettiva con tutti i punti importanti di queste valutazioni che dovrebbero sempre essere inclusi e la loro interpretazione.
A questo punto in "A pocket book of managing lower back pain" si trovano due capitoli che per noi italiani sono veramente importanti. La diagnosi differenziale tra le diverse cause di lombalgia, a cui va abbinato il trattamento corretto e una ventina di pagine di farmacologia per il dolore.
Fraser Ferguson inizia questo capitolo con alcune pagine di teoria e classificazione del dolore. E’ veramente raro trovare in un testo una descrizione così concisa ed efficace rispetto ad uno degli aspetti più intriganti e complessi della classificazione dei quadri clinici. Segue una interessantissima descrizione degli effetti dei farmaci e del loro utilizzo.
Nel capitolo si trova una interessantissima carrellata di tecniche di trattamento attualmente in uso e il loro livello di evidenza scientifica. Sono molto interessanti i paragrafi dove l’autore invita a dare importanza diversa alla evidenza scientifica ed all’esperienza clinica, con evidente vantaggio per quest’ultima.
Il libro si conclude con alcune ottime proposte di ristrutturazione dei servizi per ottimizzarne le prestazioni, con maggiore qualità e soddisfazione dei paziente e riduzione della lista d’attesa.
La presenza di alcuni capitoli (diagnosi differenziale, farmacologia, organizzazione dei servizi) ci ricorda il differente status sociale e le maggiori responsabilità all’interno del sistema sanitario di cui i nostri colleghi stranieri godono a casa propria.
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